Durante i colloqui relativi a bambini di età prescolare e della scuola primaria, ascolto con curiosità nuovi nomi di videogiochi, personaggi e youtuber.
Mi rendo conto che il tempo di permanenza complessivo quotidiano di fronte ad uno schermo è davvero consistente (per intenderci sempre, a volte anche abbondantemente, superiore all’ora/ora e mezza).
Spesso nei colloqui clinici emerge come non ci sia una normalità per i bambini fatta di natura, perché spesso mancano tempo e voglia da parte dei genitori, perché “fa freddo”, perché hanno a malapena tempo di fare i compiti.
Forse è piuttosto banale come concetto ma per nulla scontato: stare a contatto con la natura è un'attività preziosa per i bambini (e per gli adulti!). Permette di “liberare la mente” dai pensieri negativi e spesso dalle sovrastimolazioni a cui quotidianamente i piccoli sono esposti (molte attività organizzate, schermi di vario genere, tv, tablet e cellulare). Favorisce una stimolazione di tutti i sensi in maniera attiva e, come dimostrato dagli studi, attiva maggiormente le emozioni positive (trovi qui lo studio).
Queste righe non sono una condanna al mondo tecnologico, sia chiaro. Vogliono però essere una riflessione condivisa di come sia importante ricordarsi di passare del tempo all'aria aperta. Permettere ai nostri figli e permetterci di sporcarci, osservare, sperimentare, toccare, imparare a contemplare, perderci.
Basta anche solo fare due passi in un prato, soffermarci sui particolari di un fiore, raccogliere una foglia e confrontarla con attenzione con le altre, guardare per un minuto il cielo per iniziare a mettere in moto pensieri riflessivi diversi e scoprirsi felici di avere fatto questa esperienza.
Ci si può armare di pantaloni per la pioggia, impermeabili, ombrello, una buona copertura ed andare fuori anche in condizioni di pioggia o freddo, i bambini ne saranno felicissimi!
Rispetto al rapporto con la natura recenti studi scientifici e review (analisi che raccolgono a loro volta un numero consistente di studi) confermano i benefici. Uno studio pubblicato nel 2018 ed effettuato sui bambini dai 2 ai 5 anni di Hong Kong ha evidenziato come i bambini con un rapporto più frequente con la natura avessero minori disagi psicologici, minore iperattività e una minore incidenza di difficoltà emotive. Dimostravano inoltre un comportamento pro sociale maggiore (trovi qui lo studio).
Una review del 2019 ha dimostrato i benefici delle esperienze nella natura di adolescenti e bambini, ovvero maggiori stima di sé e sensazione di auto efficacia e migliori performance scolastiche e cognitive. Parallelamente nello studio si evidenziavano anche maggiori livelli di attività fisica rispetto alle condizioni di controllo (trovi qui lo studio).
Un'altra review del 2018 ha evidenziato, tra le altre cose, che un maggior numero di esperienze nella natura correlano con minori livelli di depressione e un miglioramento delle componenti disfunzionali nei bambini con diagnosi di disturbo dell’attenzione (trovi qui lo studio).
Bibliografia:
- Passmore, H.A., Holder, M.D. (2016). Noticing nature: Individual and social benefits of a two-week intervention. The Journal of Positive Psychology, 2016; 12 (6): 537
- Sobko, T., Jia, Z., Brown, G. (2018). Measuring connectedness to nature in preschool children in an urban setting and its relation to psychological functioning. PloS one, 13(11),
- Lærke Mygind, Eva Kjeldsted, Rikke Hartmeyer, Erik Mygind, Mads Bølling, Peter Bentsen Mental, physical and social health benefits of immersive nature-experience for children and adolescents: A systematic review and quality assessment of the evidenceHealth & Place
Volume 58, July 2019, 102136
- Suzanne Tillmann , Danielle Tobin, William Avison, Jason Gilliland Mental health benefits of interactions with nature in children and teenagers: a systematic review. J Epidemiol Community Health. 2018 Oct; 72(10): 958–966.
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