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Quando rivolgersi ad uno psicologo?

Aggiornamento: 12 nov 2021



Chiedere aiuto non vuol dire ammettere una sconfitta, tutt’altro. Gli psicologi lavorano con persone coraggiose, che decidono di mettersi in discussione, di guardarsi dentro, di scoprirsi.

Intraprendere un percorso è una scelta di salute che, oltre a permettere di conoscersi meglio, consente di riscoprire le proprie risorse per far fronte alle sfide della quotidianità, per affrontare tensioni, infelicità, insicurezza.. Un percorso psicologico aiuta a ristabilire un ordine del proprio vissuto restituendo un significato nuovo alle esperienze del passato.


Quando è il momento giusto per intraprendere un percorso?


Si può pensare di iniziare una psicoterapia o un percorso di supporto psicologico a seguito di eventi che hanno avuto un forte impatto sulla qualità della propria vita come una separazione, un lutto, la perdita del lavoro o una malattia. Talvolta succede che ci si senta bloccati di fronte a una decisione o in determinati periodi di vita (rispetto agli studi, al lavoro, dal punto di vista sentimentale..).

A volte ci sono anche dei sintomi fisici a determinare la decisione di iniziare una psicoterapia: pensiamo agli attacchi di panico, all’insonnia, alle fobie, solo per citarne alcuni.


Il malessere psicologico può riguardare tutti con diversi gradi di intensità e durata. A tutti capita di provare tristezza, malinconia, rabbia, apatia..ci sono tuttavia delle situazioni in cui tali sentimenti sono talmente insistenti da diventare pervasivi.

Proviamo a fare alcuni esempi di situazioni che possono diventare motivi di consulto psicologico:

  • quando ci si sente travolti da emozioni che diventano ingestibili (rabbia, paura, tristezza..);

  • quando sono presenti alcune sensazioni corporee ed emotive (es. ansia) che limitano la vita quotidiana;

  • quando ci si sente insoddisfatti o poco rispettati;

  • quando si provano difficoltà relazionali;

  • quando si hanno delle risposte razionali ma ciononostante persistono le emozioni sgradevoli;

  • quando ci si sente molto preoccupati per il futuro;

  • ...

In tali situazioni l'avvio di un percorso permette di ricostruire, in un contesto sicuro, riservato e privo di giudizio, la storia della difficoltà per capire come e perché si è sviluppata.


Quali tipi di terapie ci sono?

Ci sono molte tipologie di terapie. La terapia individuale, per esempio, si caratterizza come una terapia rivolta al singolo, centrata sulla persona, il cui obiettivo è quello di produrre un cambiamento attraverso un apprendimento e una modifica della visione del mondo dell'individuo, con l'intento di raggiungere uno stato di maggior benessere personale relazionale.



La terapia familiare, invece, è una forma di psicoterapia, concepita per affrontare problemi specifici che riguardano la salute e il funzionamento di una famiglia. Può essere usata per aiutare una famiglia ad attraversare un periodo difficile, o problemi psicologici e/o comportamentali presenti nei membri della famiglia.





Esiste poi la terapia di coppia che aiuta i partners a salvaguardare la propria relazione. La relazione di coppia non è statica, ma dinamica, nel senso che tende a cambiare ed evolvere nel tempo Infatti, in una coppia stabile e duratura, molte sono le vicende della vita che i due partners dovranno affrontare.


“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o di infermità”.

Organizzazione Mondiale della Sanità



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