Quali sono le emozioni predominanti nel tuo bambino? Le sa nominare?
Sa dire in quale parte del suo corpo sta sentendo una determinata emozione?
Parlate mai di emozioni?
Già dai primi giorni di vita siamo dotati di un ricco corredo di emozioni..GIOIA, TRISTEZZA, RABBIA, PAURA, DISGUSTO, SORPRESA vengono sperimentate dai bambini nella prima infanzia attraverso il corpo e a volte ne sono sopraffatti. In questa fase dello sviluppo, inoltre, non sempre riescono a identificarle e nominarle.
Daniel Golemann ci parla di intelligenza emotiva come di una particolare tipologia di intelligenza che indica un corretto uso delle emozioni.
John Gottman ci dice che questa tipologia di intelligenza non è innata, ma si può imparare ed allenare nel corso della vita. I migliori allenatori sono i genitori. I piccoli hanno bisogno di vedere e sentire che anche i "grandi" sperimentano diverse coloriture emotive, anche forti, senza esserne sopraffatti; il bambino impara così come vivere le sue emozioni attraverso mamma e papà.
Come dice Goleman "È nell’intimità familiare che impariamo come dobbiamo sentirci riguardo a noi stessi e quali saranno le reazioni degli altri ai nostri sentimenti; che cosa pensare su tali sentimenti e quali alternative abbiamo per reagire; come leggere ed esprimere speranze e paure. L’educazione emozionale opera non solo attraverso le parole e le azioni dei genitori indirizzate direttamente al bambino, ma anche attraverso i modelli che essi gli offrono mostrandogli come agiscono i propri sentimenti e la propria relazione coniugale".
Come fare?
Per un genitore l'intelligenza emotiva si traduce nell'essere consapevole delle emozioni dei propri figli, essere in grado di empatizzare con loro, di rasserenarli e di guidarli (Gottman, 1997).
E' fondamentale che le emozioni del bambino vengano accolte, senza essere negate ("non essere triste!", "non essere arrabbiato") o minimizzate ("forza, non è successo nulla!"), ma accettandole, riconoscendole e nominandole.
Chiedere ai bambini cosa stanno provando e legittimare la presenza di alcune sensazioni e sentimenti in determinate situazioni è fondamentale per sviluppare l'alfabetizzazione emotiva. "Sei arrabbiato perché tuo fratello ti ha rubato il tuo gioco preferito. Ti senti triste e ne hai ragione".
Quando un genitore aiuta un bambino a comprendere ed individuare le sue emozioni, gli sta fornendo degli strumenti per poterle gestire. Anche i bambini "allenati emotivamente" possono sentirsi tristi, arrabbiati o spaventati in determinate circostanze, ma hanno una maggiore capacità di trovare calma, riprendersi dalle delusioni e perseverare nelle loro attività (Gottman, 1997).
Goleman D,. Intelligenza emotiva, Rizzoli, Milano, 1996.
Gottman J., The Heart of Parenting, Trad It. Intelligenza emotiva per un figlio a cura di Andrea Di Gregorio e Brunello Lotti, RCS Libri S.p.a., Milano 1997
Comments